I bambini non sono tutti uguali.
Sembra ovvio, scontato, elementare.
I bambini non sono tutti uguali.
Lo sappiamo.
Eppure va fatto uno sforzo di intelletto e di viscere per capire davvero.
E capire il proprio bimbo é il primo compito della sua mamma.
Sembra ovvio, scontato, elementare.
I bambini non sono tutti uguali.
Lo sappiamo.
Eppure va fatto uno sforzo di intelletto e di viscere per capire davvero.
E capire il proprio bimbo é il primo compito della sua mamma.
Molto ci viene dall' istinto e molto, secondo me anche di più perché io sono convintissima che mamma si diventi, non si nasca, ci viene dall' ascolto.
Per ascoltare bisogna mettersi nella disposizione di ascoltare l'altro.
E anche qui ci viene richiesto uno sforzo.
Uno sforzo sì, perché mettersi nella disposizione di ascolto vuol dire concentrarsi solo sull' altro e dimenticare per un po' se stessi.
E anche qui ci viene richiesto uno sforzo.
Uno sforzo sì, perché mettersi nella disposizione di ascolto vuol dire concentrarsi solo sull' altro e dimenticare per un po' se stessi.
Se si riesce a rendersi così disponibili anche un esserino che non parla potrà essere compreso bene nelle sue richieste e nei sui bisogni.
Ascoltare e osservare.
La mamma deve essere una buona osservatrice di suo figlio per riuscire a parlare con lui un linguaggio che non vuole parole e esserci sempre, sapendo addirittura anticipare le richieste.
La mamma deve essere una buona osservatrice di suo figlio per riuscire a parlare con lui un linguaggio che non vuole parole e esserci sempre, sapendo addirittura anticipare le richieste.
I bambini non sono tutti uguali e quindi vanno sempre assecondati nel loro essere. E ogni mamma sa chi é suo figlio. E sa cosa deve fare.
E lo sa non perché é una madre innata, già madre prima di esserlo. Lo sa perché una madre ascolta e osserva suo figlio e capisce fin da subito che é una persona. E lo rispetta.
E lo sa non perché é una madre innata, già madre prima di esserlo. Lo sa perché una madre ascolta e osserva suo figlio e capisce fin da subito che é una persona. E lo rispetta.
Da quando é nato D boy, per dirci che ha sonno, si lagna un po', tira su le braccia e gira la testa.
Lo fa da quando è nato. Fa ancora così e noi sappiamo cosa fare.
Non ha mai voluto stare in braccio, con mio grande dispiacere. Preferiva carrozzina, passeggino e ora esercitarsi a camminare.
Si divincola, scalcia, si lagna. E fa così da sempre.
Non ama dormire con noi perché a lui piace lo spazio e poter rotolare quanto vuole nel suo lettino.
Lui é sempre stato cosi, già indipendente appena nato.
Lo fa da quando è nato. Fa ancora così e noi sappiamo cosa fare.
Non ha mai voluto stare in braccio, con mio grande dispiacere. Preferiva carrozzina, passeggino e ora esercitarsi a camminare.
Si divincola, scalcia, si lagna. E fa così da sempre.
Non ama dormire con noi perché a lui piace lo spazio e poter rotolare quanto vuole nel suo lettino.
Lui é sempre stato cosi, già indipendente appena nato.
Tutti i bimbi sono diversi e vanno rispettati.
Se io avessi costretto mio figlio a dormire con me per mio piacere e a stare in braccio sarei stata migliore? Perché lo so che ci si aspetta quello da una mamma.
Ma io conosco mio figlio e il mio amore glielo dimostro continuamente.
Rispettandolo.
Se io avessi costretto mio figlio a dormire con me per mio piacere e a stare in braccio sarei stata migliore? Perché lo so che ci si aspetta quello da una mamma.
Ma io conosco mio figlio e il mio amore glielo dimostro continuamente.
Rispettandolo.
P.S. ovviamente ci sono meravigliose meravigliosissime eccezioni che accogliamo con grande piacere.
Nessun commento:
Posta un commento