s.f.
1 vacànze
[va'kantse]
sf
l'essere vacante; la condizione di un ufficio privo del titolare
sf
l'essere vacante; la condizione di un ufficio privo del titolare
2 sf
sospensione temporanea dell'attività negli uffici, nelle scuole, nelle assemblee per ragioni di riposo o per celebrare una ricorrenza
3 sfplsospensione temporanea dell'attività negli uffici, nelle scuole, nelle assemblee per ragioni di riposo o per celebrare una ricorrenza
lungo periodo di riposo concesso a chi lavora o studia
Ad un certo punto dell'anno, di solito quando fuori fa una temperatura media di 32° con umidità 87%, arriva il momento di andare in vacanza.
La maggiorparte delle persone la programma con cura. La sogna, la pensa, la invoca. Cerca per mesi.
E prenota. Gli altri vanno un po' all'avventura, vedono quel che c'è, buttano l'occhio da una parte e dall'altra, pigliano una zaino e via.
Colpo di scena: nonstante io sia la donna delle liste le vacanze le facevo nel secondo modo. Decidevo all'ultimo, a volte prenotavo a volte no, e via.
Ora no. Ora c'è Dboy.
Quest'anno le vacanze sono state minuziosamente programmate e preparate.
Prima c'è stata la lunga ricerca del dove. Il quando già si sapeva e non si poteva nemmeno scegliere.
Poi c'è stata la prenotazione, poi il ripensamento, poi la fiducia e la speranza, poi l'ansia della valigia, poi il fare la valigia e poi è arrivata la partenza.
Dove è meglio andare con un bambino di 12 mesi?
Dove vi pare perchè, anche se la cosa potrebbe stupire, i bimbi sono in grado di adattarsi meglio dei loro genitori.
Vi piace il mare? Portatelo al mare: si riempirà i polmoni di salutare iodio, prenderà dimestichezza con l'acqua, la sabbia e con l'immensità del mare, apprezzerà i pomeriggi macilenti sotto gli ulivi e le cene alle sagre di paese.
Vi piace la montagna? Portatelo in montagna: respirerà l'aria pura, imparerà a conoscere gli animali e si cimenterà in bei giochi sugli sterminati prati.
Volete fare la vacanza in una città? Nonostante fuggire dallo smog per un po' per i bimbi sia sempre la cosa migliore, un bimbo starà ottimamente anche nelle vie di Barcellona.
Io, come al solito, ero nel panico. Non sapendo cosa scegliere, cosa fosse meglio per Dboy, soprattutto per la sua alimentazione, alla fine ho optato per un appartamento.
Ho sbagliato. Ve lo dico, ve lo confesso. Ho sbagliato.
I maniaci del controllo difficilmente accettano che siano altri a preparare il cibo per il proprio figlio.
Ve l'avevo detto che ero una maniaca del controllo?
Avreste dovuo capirlo dalla faccenda delle liste.
Abbiamo passato le vacanze in un appartartamento in residence con piscina vicino al mare ma lontano dal paese e dai punti di approvvigionamento.
Inutile dire che Dboy non ha risentito di nulla: ha dormito, mangiato, nuotato, giocato, guardato, si è divertito e rilassato....
Io, invece, ci ho messo una settimana per ambientarmi pensando di aver sbagliato tutto.
Eh, i bimbi. Bisogna dargli fiducia.
Ai genitori un po' meno.
Nessun commento:
Posta un commento